
L’Argentina, terra di tango e contraddizioni, regala ancora una volta al mondo un copione degno di una tragicommedia. Dalla Casa Rosada —la sede del governo a Buenos Aires— arriva una storia di audio filtrati, presunte tangenti e funzionari che giurano che non succede nulla… mentre tutto esplode intorno a loro.
L’ex direttore dell’Agenzia Nazionale della Disabilità, Diego Spagnuolo, afferma di aver visto da vicino milioni di dollari in mazzette legate all’acquisto di farmaci e forniture ortopediche. Per mesi lo ha confidato sottovoce ad altri funzionari, finché le registrazioni non sono trapelate. Il governo ammette che gli audio esistono, ma nega i fatti. In altre parole: riconosce la musica, ma si tappa le orecchie davanti al testo.
Lo scandalo non è solo giudiziario, ma anche politico. Le rivelazioni hanno messo a nudo le lotte interne tra le diverse tribù libertarie: la sorella del presidente, Karina Milei; lo stratega Santiago Caputo; e la famiglia Menem, tutti in conflitto per il controllo delle casse pubbliche. Ognuno indica un cattivo diverso —un avvocato traditore, un’ex compagna risentita, un consulente digitale— come responsabile delle fughe. Ma nessuno guarda all’elefante nella stanza: il sistema operava al di fuori di ogni controllo pubblico.
Intanto, nella provincia di Corrientes, nel nord-est del Paese —terra di musica chamamé e di pane chipá— si tengono le elezioni. I libertari locali, fedeli al loro stile, alzano i calici di vino artigianale e brindano: «Alla follia democratica!». Un brindisi che suona tanto come una festa quanto come un avvertimento: in Argentina la politica è sempre una danza in cui il serio e l’assurdo camminano a braccetto.
Vuoi dire qualcosa?
📬 Invia il tuo testo a elcanillita@yahoo.com oppure caricalo nella Speakers’ Box: SoapBoxOrators.org.
©️ 2025 ElCanillita.info / SoapBoxOrators.org – All Rights Reserved – SalaStampa.eu, world press service – Guzzo Photos & Graphic Publications – Registro Editori e Stampatori n. 1441 Turin, Italy